Vino di Orvieto : la strategia del rilancio
“Il mondo deve riconoscere Orvieto come la città del vino, e noi faremo del tutto perché questo accada”. Si racchiude in una frase concretamente ambiziosa il progetto di rilancio del Consorzio del Vino di Orvieto pronto a sfidare i mercati mondiali, ma soprattutto a rimettere a nuovo l’immagine del “nettare della Rupe” con eventi e programmi che, sicuramente, faranno parlare di Orvieto nel mondo.
La squadra si è ormai definitivamente composta da poche settimane ed ha già fatto il suo “esordio” negli appuntamenti importanti dove si parla di vino. Oggi il presidente, Vincenzo Cecci, può contare sul prezioso lavoro del nuovo direttore, Cesare Batalocco e della neoresponsabile del marketing, Patrizia Marin.
Tutti sanno che c’è da lavorare e rimboccarsi le maniche, e nessuno è stato seduto a girarsi i pollici. Batalocco lo ripete più volte: “Orvieto deve essere riconosciuta nel mondo come la città del vino”. E per fare questo già si è partiti dall’accoglienza. Il Direttore non ha fatto in tempo a mettere piede in ufficio che in poche settimane ha messo d’accordo Consorzio, Comune e Coop per allestire “come si deve” la rotonda d’ingresso alla città.
“Già sono state piantate delle viti lungo il perimetro della rotonda – svela Cesare Batalocco (foto a lato) -. Appena sarà pronto sarà posizionato all’interno un calice che riprende il simbolo del Consorzio del Vino e una scritta che identifica Orvieto come la città del Vino”. Poi c’è un’altro progetto che, si spera, riesca una volta per tutte a far funzionare l’Enoteca regionale e l’intero complesso di San Giovanni.
E’ cosa nota che l’intenzione del Comune di Orvieto è quella di sostenere l’affidamento del complesso di San Giovanni, di proprietà della Provincia di Terni, al Consorzio del Vino di Orvieto. La procedura è partita e giunta anche in Provincia, si attende solo la formalizzazione. Batalocco la butta lì come fossero noccioline: “Il Palazzo del Gusto diventerà il Palazzo del Vino”. Mica poco! viene da rispondere.
Il progetto prevede il trasferimento in blocco del Consorzio a San Giovanni per costruire una sede operativa dove, oltre alla burocrazia, si farà promozione: con eventi, attività e appuntamenti dedicati espressamente al “contatto” tra il vino di Orvieto e i mercati.
La sfida dell’Orvieto ai mercati italiani ed esteri è il progetto che Patrizia Marin, chairman di Marco Polo Experience e ora responsabile del marketing del Consorzio ha già annunciato ai “vianari” orvietani. Marin ha confermato la disponibilità di Oscar Farinetti, il patron di Eataly che dedicherà un evento ai vini e alle ricette tipiche di Orvieto. Ci sarà anche Enzo Vizzari, il direttore delle Guide de l’Espresso.
Per rilanciare l’immagine dell’Orvieto si costituirà un Comitato Scientifico al quale sarà affidato il compito di interagire con i vari partner che saranno intercettati lungo il nuovo percorso del Consorzio. Un progetto decisamente “ricco” dove si prevede la collaborazioni con artigiani del legno e della ceramica locale, trasferte ed eventi di promozioni in Italia e all’estero, appuntamenti con chef e sommelier di fama internazionale. Si tenterà di riattivare le sinergie con Umbria Jazz e altri eventi di “rango” dove l’Orvieto si ritaglierà un ruolo da protagonista.
Web, video sensoriali, social, e nuove tecnologie saranno invece prevalentemente usate per avvicinare i giovani al mondo del vino. Da pochi, giorni, inoltre, è già attiva la collaborazione con la Libera Università Iulm: due studentesse stanno preparando la loro laurea, facendo esperienza sul campo proprio ad Orvieto.
La ciliegina sulla torta sono gli appuntamenti che il presidente, Vincenzo Cecci (foto a lato), sta definendo. Intanto tra l’estate e la fine dell’anno quattro appuntamenti tra Orvieto e Roma, ma per non farsi mancare nulla si lavora all’organizzazione di eventi in Usa, Canada, Germania e Regno Unito.
Tutto questo è nato in pochi mesi e vista la consistenza del progetto con il nuovo Consorzio del Vino la città di Orvieto non si annoierà di certo.
FONTE ORVIETONEWS.IT