Nasce un nuovo Orvieto Classico, il “Papabile”
ANSA – Un vino realizzato dalle Cantine Monrubio di Castel Viscardo, sotto la guida del direttore generale Riccardo Cotarella che ha anche firmato il retro etichetta di questo “bianco”, frutto dell’equilibrio di tre vitigni: il trebbiano, il grechetto e le malvasia.
Il nome “Papabile” affonda le sue radici nella storia millenaria dell’Orvietano, un tempo terra di Papi, attenti alle anime dei fedeli, ma anche ai frutti della terra. Con la storia che narra di botti imbarcate nel porto di Pagliano per arrivare fino alle sale vaticane attraverso il Tevere.
“Con il Papabile si apre una nuova stagione delle Cantine Monrubio, nate alla fine degli anni Cinquanta del secolo scorso grazie all’intuizione di un piccolo gruppo di produttori di Monterubiaglio“, spiega il presidente della cooperativa, Vincenzo Cecci. “Questo nuovo vino è il frutto di anni di intenso e proficuo lavoro che ha consentito alla nostra struttura di arrivare a un prodotto, seppur in quantità limitata, in grado di conquistare mercati importanti a livello nazionale e internazionale“, aggiunge il presidente. “Sono certo – dice ancora Cecci – che il Papabile aprirà un nuovo e affascinante capitolo della Monrubio, la cantina cooperativa che vanta il maggior numero di soci, oltre 400, in Umbria“.
“La Monrubio è la cantina del mio paese, è la cantina della mia infanzia ed è diventata la cantina della mia vita. Come se fosse la mia seconda casa“, racconta invece Cotarella, attuale presidente di Assoenologi e presidente mondiale degli enologi.
“Firmare l’etichetta del Papabile – aggiunge – è per me un onore, oltre che una grande emozione“.