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I risultati della XII campagna archeologica di Coriglia

E’ un appuntamento fisso ormai, quello con la campagna di scavo condotta nel sito Coriglia da studenti e docenti del Saint Anselm College, nonché da alcuni volontari provenienti dal nord America. Anche quest’anno notevoli i risultati portati alla luce che testimoniano, ancora una volta, quanto il territorio sia terra ricca di reperti archeologici.

Una quarantina, in tutto, tra chimici, archeobotanici, gli specialisti coinvolti nella dodicesima campagna che, iniziata a fine maggio, si concluderà venerdì prossimo. Sei settimane durante le quali, complice l’assenza di piogge che per gli archeologi è sempre una manna dal cielo, sono continuati gli scavi nel territorio di Castel Viscardo.

Ogni anno vengono alla luce scoperte straordinarie – ha commentato Claudio Bizzarri codirettore dello scavo insieme al professor David B. George – durante questa campagna è stata scoperta un’altra serie di strutture legate alla regimentazione delle acque termali. Domani, inoltre, tramite l’utilizzo di una sonda condurremo un’indagine in un vano ipogeo. Queste ultime scoperte testimoniano la presenza etrusca. Rispetto alla conoscenze precedenti è stato rinvenuto un bronzetto votivo, particolare che ribadisce la presenza di un’area santuariale legata a un culto delle acque”.

Martedì 27 giugno alle ore 18 chiunque volesse conoscere da vicino gli scavi di Coriglia potrà partecipare alla visita guidata. Basta presentarsi direttamente nel luogo dello scavo.

Lo scalo di Coriglia – tiene a sottolineare il sindaco di Castel Viscardo Daniele Longaronifa parte dei cinque attrattori delle Aree Interne. Il nostro auspicio, nonché obiettivo, è quello di poter valorizzare sempre di più quest’area e magari, una volta che saranno pubblicati i bandi, poterla rendere fruibile. Mi preme ringraziare inoltre – aggiunge il sindaco – i ragazzi dell’Università St.Anselm, i professori Claudio Bizzarri e David B. George per il lavoro che stano portando avanti da dodici anni a questa parte e che ci permette di valorizzare sempre di più il nostro territorio”.

I risultati di questa XII campagna di scavo verranno presentati giovedì 29 giugno alle 21 in piazza dello Statuto a Monterubiaglio.

Come noto, l’area indagata inizialmente negli anni ’90, è stata soggetta ad interventi di scavo sin dal 2006, quello che da un quadro iniziale sembrava essere solo un insediamento di età romana legato alla presenza dell’acqua, si sta rivelando qualcosa di molto più complesso, in passato già erano state rilevate opere murarie etrusche, lo scorso anno invece sono stati scoperti ambienti databili al tardo medioevo (sec. XIV d.C.), determinando un periodo di frequentazione durato per secoli.
Una scoperta quest’ultima che sottolinea l’estrema importanza che ha rivestito in passato il sito di Coriglia, da non dimenticare infine, il ruolo infrastrutturale determinante che avrebbe potuto avere la “Via Traiana Nova” che congiungeva la città di Bolsena a Chiusi e passava proprio nelle vicinanze dell’area di scavo, la Via da un ultimo studio, avrebbe costeggiato il centro dell’odierno Monterubiaglio per poi scendere la vallata del Fiume Paglia, infatti proprio in Loc. Tevertino è possibile trovare le “importanti” fondamenta di un ponte di epoca romana. Le campagne di scavo sono realizzate dal Saint Anselm College, in collaborazione con l’Institute for Mediterranean Archaeology, il PAAO – Parco Archeologico e Ambientale dell’Orvietano, il Comune di Castel Viscardo e con la collaborazione e la supervisione della Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Umbria.

da Orvietosi.it

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