Biogas : Nessun impianto. La replica del Sindaco Daniele Longaroni
Ha colto di sorpresa il sindaco di Castel Viscardo Daniele Longaroni la notizia diffusa dal Partito Comunista (sez. comprensorio Orvietano) secondo cui in località Frantoio, nel Comune castellese, sarebbe in procinto di realizzazione una centrale biogassificatore.
“Non esiste ad oggi nessuna richiesta per la realizzazione di tale Biogassificatore – spiega Longaroni – che è un impianto simile a quello che si vorrebbe realizzare nel vicino Lazio, delle dimensioni superiori ad 1Mw, e per il quale questa amministrazione si è mobilitata contro la realizzazione con atti formali e non a chiacchiere, in conferenza dei servizi e con ricorsi giurisdizionali al TAR e ultimo il ricorso al Consiglio di Stato in accordo con le amministrazioni di Acquapendente e di Castelgiorgio”.
Il primo cittadino, per estrema chiarezza, ha spiegato che “l’unica istanza presentata in Comune riguarda la realizzazione nell’area artigianale di Castel Viscardo di un piccolo impianto alimentato a biomassa legnosa per la produzione di energia elettrica e calore da utilizzare con rete di teleriscaldamento nelle limitrofe attività produttiva e quindi non produzione di biogas”.
In base alla vigente normativa, l’iter procedurale prevede la presentazione di una istanza PAS (procedura ambientale semplificata) che tra l’altro non si è ancora conclusa. Quindi, ad oggi, non è stata rilasciata alcuna autorizzazione edilizia per la realizzazione di nessun impianto né a bioamasse né tantomeno per la produzione di biogas.
“Il lotto su cui si richiede di realizzare tale piccolo impianto, di 199kW (l’equivalente di 7 caldaie domestiche che sviluppano mediamente circa 28kw cadauna) – aggiunge il sindaco – è stato assegnato con bando di evidenza pubblica e quindi con la massima trasparenza negli atti amministrativi”.
Longaroni ricorda inoltre che “la previsione urbanistica dell’area risale ai primi anni ‘80” ritenendo diffamatorio quanto riportato nel comunicato stampa del PCdI che riporta testualmente: “Non pensiamo che non ci debbano essere delle paratie fra chi governa Castel Viscardo e i cittadini, nascondendo DI FATTO A QUESTI la modifica al piano regolatore e dando l’autorizzazione edilizia a procedere verso la costruzione di questa tecnologia altamente impattante e invasiva oltre che per le emissioni, anche per la forte vicinanza al centro abitato.”
Per dovere di cronaca, inoltre, si ricorda che il consiglio comunale di Castel Viscardo nel 2013 ha approvato all’unanimità le linee giuda della conferenza permanente dei sindaci dell’Orvietano per le politiche energetico-ambientali che impegnavano le amministrazioni del comprensorio a favorire la promozione di piccoli impianti a biomassa sul territorio in grado di incoraggiare l’attrazione di investimenti privati, creare posti di lavoro in armonia con il territorio e dell’ambiente naturale.
“Per tale motivo – chiosa Longaroni – trattandosi di impianto di piccole dimensioni e con tecnologia rispettosa dell’ambiente, abbiamo ritenuto l’istanza compatibile con le linee guida della conferenza permanente dei Sindaci dell’orvietano, votate all’unanimità in consiglio comunale nel 2013 per poi partecipare l’iniziativa una volta acquisiti tutti i pareri e le valutazioni degli enti preposti”.
“Come amministrazione comunale – aggiunge Longaroni – ci sentiamo lesi dal metodo di comunicazione utilizzato, soprattutto per il fatto che non si capisce dove sono state acquisite le sommarie e false informazioni riportate nel comunicato stampa del PCdI del comprensorio orvietano. Bastava una richiesta formale di incontro con l’amministrazione comunale per avere una corretta informazione e per evitare di ingenerare ingiustificati allarmismi tra la popolazione”.
Si vuole inoltre informare che nella giornata di giovedì 29 gennaio u.s. sono stati affissi da ignoti volantini che diffamano l’amministrazione di aver “approvato la costruzione di un cogeneratore che assomiglia ad un inceneritore….” notizia totalmente falsa che potrebbe ingenerare allarme ingiustificato tra la popolazione e pertanto “stiamo provvedendo a tutelare l’immagine del Comune di Castel Viscardo proponendo querela contro i vigliacchi e ignoti autori.”
da Orvietosi.it