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“Aria di scavo”, presentazione XI Campagna Archeologica di Coriglia

Si rinnova giovedì 30 giugno alle ore 21.30 a Monterubiaglio, in Piazza dello Statuto l’ormai consueta presentazione estiva dei risultati della campagna di scavo condotta nel sito Coriglia da studenti e docenti del Saint Anselm College, nonché da alcuni volontari provenienti dal nord America. Una quarantina, in tutto, tra chimici, archeobotanici, gli specialisti coinvolti nella campagna. “Aria di scavo” è il titolo dato all’undicesima edizione che ha permesso di portare in luce importanti risultati.

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La campagna, della durata di sei settimane, è iniziata a fine maggio e si concluderà, appunto, alla fine del mese. Il programma dell’evento prevede, alle 21.30, gli interventi dei codirettori dello scavo, i professori David B. George e Claudio Bizzarri introdotti dal sindaco di Castel Viscardo Daniele Longaroni. Rispetto alla presentazione del 2015, quest’anno è previsto un intermezzo musicale con il maestro Riccardo Cambri, accompagnato da Lorenzo Sterpa (baritono), Cinzia Catalucci (voce) e Dino Graziani (violino).

Interessanti le novità emerse. E’ stata indagata, infatti, una struttura ipogea con volta e tirata fuori dalla terra una scalinata composta da sette scalini che immettono nell’arco di accesso. Per quanto riguarda un altro saggio di strada, è venuto alla luce un nuovo manto stradale di età imperiale, precedente a quello che già era stato indagato. Emerse una serie di infrastrutture idriche legate alla strada, una serie di pozzetti e canalizzazioni che dovevano aiutare a far defluire le acque nell’area. Oltre a molti reperti in ceramica.

Per noi – commenta il sindaco di Castel Viscardo Daniele Longaroni – è davvero un piacere ogni anno ospitare questi giovani studiosi che per sei settimane dedicano anima e corpo allo scavo di Coriglia. Poter toccare con mano, ogni volta, pezzi di storia che giacciono sotto il nostro territorio è qualcosa di meraviglioso. Il nostro Comune appoggerà finché potrà la campagna di scavo perché la nostra storia merita di essere fatta emergere dalla polvere“.

Come noto, l’area indagata inizialmente negli anni ’90, è stata soggetta ad interventi di scavo sin dal 2006, quello che da un quadro iniziale sembrava essere solo un insediamento di età romana legato alla presenza dell’acqua, si sta rivelando qualcosa di molto più complesso, in passato già erano state rilevate opere murarie etrusche, lo scorso anno invece sono stati scoperti ambienti databili al tardo medioevo (sec. XIV d.C.), determinando un periodo di frequentazione durato per secoli.

Una scoperta quest’ultima che sottolinea l’estrema importanza che ha rivestito in passato il sito di Coriglia, da non dimenticare infine, il ruolo infrastrutturale determinante che avrebbe potuto avere la “Via Traiana Nova” che congiungeva la città di Bolsena a Chiusi e passava proprio nelle vicinanze dell’area di scavo, la Via da un ultimo studio, avrebbe costeggiato il centro dell’odierno Monterubiaglio per poi scendere la vallata del Fiume Paglia, infatti proprio in Loc. Tevertino è possibile trovare le “importanti” fondamenta di un ponte di epoca romana.

Le campagne di scavo sono realizzate dal Saint Anselm College, in collaborazione con l’Institute for Mediterranean Archaeology, il PAAO – Parco Archeologico e Ambientale dell’Orvietano, il Comune di Castel Viscardo e con la collaborazione e la supervisione della Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Umbria.

da orvietonews.it

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