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Vincenzo Cecci è il nuovo Presidente del Consorzio Tutela Vini di Orvieto

Bisogna difendere il territorio e fare squadra per ottenere i successi che merita il vino di Orvieto” Si presenta in questo modo: con le idee chiare, soprattutto con la convinzione che la difesa dell’ambiente e la salvaguardia del territorio devono essere un impegno costante per valorizzare il vino e la qualità del prodotto agroalimentare orvietano. E poi dice un’altra cosa, decisamente fondamentale: “fare squadra”. Fare squadra, tutti insieme, intorno alla grande risorsa che è il Vino di Orvieto.

6a01348045d59d970c0134856261fe970c-800wiVincenzo Cecci, eletto alla presidenza del Consorzio per la Tutela del Vino di Orvieto, succede a Enzo Barbi alla guida di una delle più importanti realtà associative e istituzionali di Orvieto. Presidente della Cantina Monrubio e già vicepresidente del Consorzio, Vincenzo Cecci vanta un’esperienza oramai consolidata e conosciuta nel mondo dell’agricoltura e del vino. “Ringrazio quanti hanno individuato in me la figura a cui affidare questo importante incarico che mi inorgoglisce e carica di responsabilità. In questi anni, insieme all’altro vice presidente Carone, abbiamo affiancato e sostenuto il presidente Barbi, e lo ringrazio per il lavoro svolto. Per questo intendo continuare insieme a loro e insieme a tutti i rappresenti del Consorzio il lavoro che abbiamo iniziato per raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissati”.

Per iniziare a discutere di vino di Orvieto si deve partire dal suo stato di salute.
Parlare di stato di salute del vino di Orvieto, inquadrandone la discussione in un senso generale, raccoglie la complessità di analizzare vari fattori. Sicuramente lo stato di salute del vino di Orvieto è buono, ma ha bisogno di una risposlverata. Ha bisogno di riacquistare quell’appeal in più che forse in questi anni ha visto diminuire ma, sia chiaro, senza perdere la sua tradizione. Il compito che ci prefissiamo è proprio quello di ricreare quel giusto interesse e attrazione di cui godeva il vino orvietano”.

Fonte : Orvietosi.it

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